Sotto
le stelle di Torino tre amici si muovono con passi incerti cercando
la felicità.
Voto
*** 7
Ugo
(Walter Leonardi), Maria
(Manuela Parodi) e Dario
(Eugenio Franceschini) vivono assieme nella stessa casa, a Torino. Il
loro tempo scorre coltivando i dubbi e le incertezze, in romantiche
attese, inseguendo le passioni ed i sogni.
E’ il loro modo per provare a sbrogliare la matassa della vita, per
farci i conti e infine venirne a capo (... arrivare “fino in
cima”….).
Torino
è ancora una volta il set di Davide Ferrario ma lo sguardo è
universale, su tutto il mondo, che si distende idealmente lungo il
45° parallelo, dove è posizionata la città Piemontese,
equidistante dai Poli e sulla stessa linea della Mongolia.
Recuperando
l’anima passionale ed arrabbiata di Giacomo Leopardi (molte le
citazioni prese a prestito dal poeta) e costruendo una storia su tre
personaggi stralunati - che si muovono in situazioni
ondeggianti tra il surreale, il poetico e lo svagatamente filosofico
- vengono poste domande “pesanti” ma con grande levità.
Sotto
le stelle, nel bioparco di Torino è la voce di “Radio Radicale”
che tiene distanti le faine dai pinguini; falce e martello invece
servono oramai solamente ad allontanare l’avvocato che vuole
prendersi l’appartamento.
Cosa
è vivere? Lasciar scorrere, camminare, leggere, guardare, stare in
equilibrio, aspettando che qualcosa succeda.
Sarà forse un “provvidenziale” sfratto da casa ad aiutare
qualcuno a trovare la giusta rotta “sul pianeta” e tra le
relazioni umane, tagliando di netto il cordone ombelicale che legava
alle incertezze.
Tre
“comici spaventati sognatori”
cercano titubanti la propria felicità: si appoggiano teneramente
l’uno sulle spalle dell’altro e si apprestano ad avventurarsi
nella propria vita.
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