La
famiglia ideale è allargata e senza distinzione di genere.
Voto
*** 7½
Giuseppe
Della Pelle di mestiere fa il meccanico a Roma, nel quartiere San
Giovanni. Durante il tempo libero si diletta con il suo fuoristrada e
per il “gruppo del Rally” è “Girello”, il suo soprannome.
Per tutti gli abitanti del quartiere ed i clienti della sua officina
invece è Pino, ma lui troverà infine il coraggio di apparire per
quello che “sente” e diventerà Beatrice.
Poi,
quando gli ormoni avranno già mutato decisamente il suo aspetto –
ma non il suo sesso - incontrerà la badante Rumena Marianna
“Marioara” Dadiloveanu. Si innamorerà – ricambiato - e la
sposerà. Tutt’ora convive assieme a lei ed al figlio Daniele -
che oramai è un Romano d’adozione e non più uno straniero - per
il quale è la figura paterna che mancava. Nella stessa casa c’è
posto anche per la madre centenaria che, a piccoli passi quasi
inconsapevoli, ha accettato amorevolmente e di buon grado di avere
una figlia anziché un figlio.
Il
ritratto di questa famiglia felice e - perché no! - di questo
“modello di nucleo affettivo”, è assolutamente vero e non è
opera di finzione. Lo porta sul grande schermo con un lavoro
ben riuscito di “sensibilità registica” la giovane
sceneggiatrice Elisa Amoruso, che ci restituisce tutta l’atmosfera
di schiettezza e serenità nella quale si è trovata coinvolta
durante la realizzazione di “Fuoristrada”.
Ci
sono molti elementi singolari in una storia che sembrerebbe quasi
obbligata a sconfinare nel ridicolo o nel grottesco: immigrazione
e transessualità, vite ed infanzie difficili, diversità ostentata
con coraggio. Eppure il rischio non viene nemmeno lontanamente
sfiorato, forse perché sentimenti e sincerità non possono mai
andare davvero sopra le righe!
Tenerezza
ed armonia dominano e diffondono un’aura di stupefacente normalità.
A dispetto di ogni pregiudizio vediamo la sfera affettiva dei
nostri “stravaganti” protagonisti ad ogni istante rinsaldarsi
ed acquisire chiarezza.
Tutto
quello che potremmo desiderare e basterebbe ad ogni essere umano è
conquistato con coraggio e molta semplicità da chi ha compreso che
per farlo bisogna solamente essere se stessi, mantenere una porta
aperta ai propri sogni e non stancarsi mai di tener viva la propria
felicità.
Potreste
rischiare di stupirvi - senza alcuna buona ragione! - nel vedere
tanta normalità e pacifico vivere mischiato a tutto quello che
molti si rifiutano di vedere e di accettare, ed è forse proprio
questo il motivo principale per cui dovreste assolutamente
considerare come necessario l’incontro con questa storia semplice
ed illuminante.