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giovedì 6 marzo 2014

SNOWPIERCER di Bong Joon-ho











Costretti in un convoglio rigidamente separato per classi sociali, i sopravvissuti del mondo girano attorno al pianeta.
                                            
                                          Voto **½        7

Una nuova era glaciale ha reso la terra inabitabile. Calore, cibo ed acqua si possono trovare soltanto sull’ “arca sferragliante” del ricco costruttore di treni Wilford (Ed Harris). Si tratta di un treno che, per produrre il necessario alla sopravvivenza, corre da diciassette anni senza sosta, lungo un binario circolare che si estende per 438.000 kilometri: giusto un anno il tempo necessario a percorrere l’intera distanza e celebrare il capodanno passando sul ponte di Yekaterina!

A bordo l’ordine è stabilito, tutti hanno la propria posizione ed il proprio ruolo ed il caos non è tollerabile: così è! In fondo al convoglio c’è l’ultima classe, dei sudici e dei reietti, che vengono nutriti con immonde barrette proteiche gelatinose. Il ministro Mason (una fantastica ed irriconoscibile Tilda Swinton) porta ai “diseredati del pianeta” notizie ed ordini dalla “sacra locomotiva” ma presto Curtis (Chris Evans) guiderà la rivolta, per “risalire il mondo dai piedi fino alla testa”.

Una “strip” francese scoperta in una fumetteria di Seul - “La Transperceneige” di Jean Marc-Rochette e Benjamin Legrand, - ha ispirato Bong Joon-ho per il suo “Snowpiercer”. Il regista coreano trasforma in immagini la visione di un “microcosmo viaggiante su rotaia”, un ecosistema chiuso e bisognoso ad ogni costo di mantenere il suo precario equilibrio (vi ricorda qualcosa?), del quale ci mostra in sequenza l’interno/(inferno…) di ogni vagone, facendoci scoprire un po’ alla volta piccoli gironi Danteschi e – confinati all’interno delle carrozze - fascinosi ambienti di un pianeta quasi estinto.

Seguono folate d’azione (lotte a colpi d’ascia, sanguinolente colluttazioni corpo a corpo) miste ad un cocktail di sarcasmo, crudeltà e toni grotteschi.

Dai finestrini scorgiamo bianchi paesaggi post-apocalittici mentre all’interno del convoglio va in scena molto del campionario degli orrori della sopraffazione e dei meschini abusi del potere, con metaforiche allusioni alla rivoluzione del popolo ed il corredo di tutte le cocenti disillusioni al riguardo.

Snowpiercer” è una lunga e veloce carrellata tra le follie e le disuguaglianze del mondo: Bong Joon-ho coniuga assieme eccessi e fantasia con bravura, in una pellicola ricca di azione e spunti interessanti, passando in rassegna alcuni pregi e difetti dell'umanità come la vacuità e l'ambigua natura di molti, il raro coraggio disinteressato di pochi altri.


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