Una
irresistibile sortita
cinematografica nel mondo dei
mattoncini colorati.
Voto
***½ 8
In un mondo ("BricksBurg") fatto di mattoncini "Lego" e governato dal "Presidente Business" ogni cosa deve mirare alla perfezione assoluta ed il disordine è messo al bando. I lavoratori (operai) cantano la loro colonna sonora intonando il coro "E' meravigioso", mentre (e)seguono alla lettera le "regole di costruzione", come dettato dall'apposito manuale.
Per ribellarsi e “salvare la creatività dell’universo” occorrerà
– non domandatavi perché - unire un
“mattoncino speciale” (“il pezzo forte”!)
al “Kragle”, niente
altro che un tubetto stropicciato di colla a presa rapida custodito
nella “Torre Octan”!
Ci
riuscirà – con
l’aiuto “davvero di TUTTI”
– il mite ed anonimo Emmet, un
eroe “normale”, anzi “Quello speciale” (…!...),
la cui mente è “prodigiosamente vuota” e dunque perfetta per
“credere e vedere ogni cosa”.
Eccellente
sortita cinematografica di Phil Lord e Chris Miller
(autori, sceneggiatori e registi) nel
mondo dei mattoncini colorati.
“The Lego movie” è geniale e
folle (vedi il “divano a castello”…), sembra con attitudine e
facilità. Attinge a “Guerre
Stellari” e rilegge “Matrix”,
facendo ondeggiare le sue situazioni multicolore tra il “1984” di
Orwell e le tristi spersonalizzazioni del mondo reale.
Passando
dal “vecchio West” a “Middle Zealand” (ovvero viaggiando tra
i giochi e passando “di scatola in scatola”) arriviamo nel
“Paese del Cucù”, dove non esistono cartelli con regole da
seguire e si celebra l’elogio del caos e della diversità,
oltre a veder riunito un manipolo di “ribelli” mai visto prima:
Batman e Superman, Gandalf, la tartaruga Ninja Michelangelo, campioni
dei Lakers ed astronauti degli anni ’80, Abramo Lincoln seduto su
una sedia con i razzi!
“The
Lego Movie” è un profluvio di trovate intelligenti, demenziali e
divertenti, di idee proposte con ritmo vorticoso, usando una tecnica
che mescola animazione e “stop-motion”
(praticamente ogni scena ed ambientazione sono state ricreate
“mattoncino dopo mattoncino”, utilizzandone “qualche
milione”…).
Non
c’è limite alla libertà ed alla fantasia e, tra “profezie
inventate” e “poster con il gatto”, si arriva ad una
conclusione dal significato semplice ed universale,
che mette a confronto come in uno specchio il mondo fantastico con
quello in carne ed ossa degli uomini (padre e figlio).
L’unica
cosa che serve per essere speciali è “credere di esserlo” (o che
qualcuno ci aiuti a crederlo) ma attenzione: il
gesto rivoluzionario più grande è tendere la mano al nemico,
l’unica arma “davvero segreta” per poter esser tutti uniti ed
ottenere un mondo davvero migliore.
Nessun commento:
Posta un commento